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L’ESPERTO RISPONDE: Mi riprenderò mai?

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CIELO-sostegno-psicologico-allelaborazione-del-lutto-Copia-2Marco,  36 anni

Buonasera, mi trovo in un momento davvero difficile. Lo scorso mese ho perso la mia compagna per una grave malattia, che l’ha portata al tracollo in pochi mesi. Vivevamo insieme da qualche anno, stavamo facendo progetti… Mi faccio forza, cerco di non badare alla mia tristezza, mi sono dedicato molto di più al lavoro. Tutti mi dicono che sono ancora giovane e che riuscirò a rifarmi una vita e ci sto provando, ma mi sembra di muovermi a vuoto. Come posso fare per riprendermi?”

Caro Marco, il lutto è un’esperienza incredibile e personalissima, che sconvolge qualsiasi equilibrio. Più la persona che ci lascia ci è stata vicina, più difficile e travagliato sarà separarci da lei. Come mi sembra di capire dalla tua domanda, il modo con cui tu stai affrontando questa situazione è cercare di guardare avanti, di prendere in mano la tua vita.

Ogni persona risponde a un evento così traumatico a proprio modo, cercando le strategie più vicine alla propria personalità. Tuttavia, diversi ricercatori che si sono occupati dell’elaborazione del lutto (vedi Luigi Colusso e Allan Kellehear) sono giunti alla conclusione che per una buona ripresa, possibile anche quando vediamo tutto nero, è necessario passare attraverso alcune fasi, che non per forza si succedono l’una all’altra. Esse sono:images.jpg

– Shock: primissima risposta, blocco del pensiero e delle emozioni
– Negazione o rifiuto: fase caratterizzata da pensieri come “non è possibile”, “non ci posso credere”, “non ora..”
– Sentimenti di colpa: “avrei potuto fare qualcosa per evitarlo”, “non ho potuto dire addio”
– Rabbia e ribellione: spesso questi sentimenti investono i famigliari, il personale ospedaliero, gli amici, oppure si rivolgono su un capro espiatorio
– Paura: fase in cui emergono dubbi sulle proprie possibilità di superare la situazione
– Tristezza: è la tappa più dolorosa, decisiva e necessaria per una buona elaborazione. Solo dopo aver vissuto a fondo i sentimenti di questa fase sarà possibile dare una svolta al proprio percorso
– Accettazione: momento in cui ci si rende conto della difficoltà del momento ma si riesce a spostare l’attenzione sulla vita quotidiana… “è difficile, ma mi devo sforzare e andare avanti”
– Perdono: è una conquista e consiste nel “fare pace con il passato”, con ciò che è successo nella realtà
– Ricerca del significato: consiste nel fare chiarezza su cosa questo dolore abbia portato in noi, fase detta anche “ricerca del dono nascosto”
– Serenità e pace ritrovata: momento in cui la persona è in grado di tornare a vivere pienamente il presente e a fare nuovi progetti.

Nel tuo caso, stai compiendo un grandissimo sforzo per andare avanti, ma ti sembra di “muoverti a vuoto”. È possibile che trascurare la tua tristezza, in questo momento, non ti sia utile. Parlarne con qualcuno (amici, parenti, un professionista) potrebbe aiutarti a stare con questi sentimenti senza fuggirne, per un certo periodo. Solo in questo modo ti sarà possibile dare un senso a ciò che ti è successo e riuscire a collocare tutto al posto giusto, cioè nel passato.

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autore_garavaglia

Centro NEMESIS
Psicologia Clinica e Forense – Psicoterapia 
Psicologi e Psicoterapeuti  a Milano, Torino e Bergamo

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