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Psicologia Clinica e Forense – Psicoterapia – Logopedia

L’ESPERTO RISPONDE: 6 strategie utili per accompagnare il sonno dei bambini.

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Sara e Umberto
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Buongiorno, siamo una giovane coppia e genitori di uno splendido bambino di 3 anni e mezzo. Abbiamo trovato il suo nominativo sul sito del centro Nemesis in ricerca di un esperto nel supporto alla genitorialità. Da settembre dello scorso anno è diventato sempre più difficile portare a letto nostro figlio ad un’orario decente, perché al mattino si deve alzare presto per andare all’asilo. Ogni sera è una lotta per convincerlo e spesso ci arrendiamo perché siamo molto stanchi. Da sempre è abituato ad andare a dormire tardi insieme con noi perché poteva svegliarsi tardi il giorno dopo. Da settembre quando ha iniziato l’asilo abbiamo iniziato ad essere più attenti perché la mattina dopo fa molta fatica a svegliarsi presto ed arriviamo sempre tardi all’asilo. Le mattine e le sere sono diventate motivo di grande stress con pianti e reazioni capricciose da parte di nostro figlio. Al momento si addormenta tardi sul divano davanti alla televisione, praticamente crolla, si sveglia quando lo portiamo in braccio al letto e vuole restare con noi. In settimana durante la giornata è di cattivo umore, dorme 2 ore all’asilo al pomeriggio e a volte si addormenta in macchina quando lo porto a casa o in palestra.  Nel weekend invece siamo tutti quanti più rilassati e viviamo come prima di settembre, cioè con calma. Le chiediamo dei consigli pratici per superare questo momento difficile.

Gentili genitori, grazie per il vostro messaggio e per la vostra richiesta di consigli pratici. Tutti noi accettiamo con fatica i cambiamenti nelle abitudini di vita, e per un bambino questo è ancora più difficile perché tutte le sue sicurezze vengono messe in discussione. Vorrei soffermarmi sulla fase dello sviluppo in cui si trova attualmente vostro figlio:  specialmente dai 3 ai 4 anni, infatti, possono insorgere problemi di addormentamento legati al progredire del processo di separazione/individuazione. In questo periodo i bambini cominciano a percepire la propria personalità come indipendente e separata da quella dei genitori, di conseguenza l’andare a dormire e l’addormentarsi da soli potrebbero causare ansia.

I rituali, cioè la ripetizione degli stessi “schemi” di comportamento, sempre uguali giorno dopo giorno, rafforzano la sicurezza e la connessione all’interno della famiglia proprio perché vanno a costituire dei riferimenti esterni in più. Allo stesso tempo è importante tenere a mente che l’instaurazione di nuovi rituali, o un loro cambiamento, deve avvenire con gradualità e richiede tempo e pazienza.

Ecco alcuni esempi di rituali di addormentamento che possono essere combinati uno con l’altro:

  1. Scegliere il momento “giusto”: Ognuno di noi, già dalla tenera età, ha un orologio biologico interno che determina i ritmi di sonno e veglia. Nel vostro caso vi consiglio di anticipare lentamente il momento “giusto” fino ad arrivare all’orario che assicura al vostro figlio le ore di sonno necessarie a svegliarsi ben-riposato. Questo processo può durare settimane. Vi consiglio inizialmente di non distinguere fra giorni lavorativi e week-end per aiutare a ri-programmare il suo orologio interno.  
  2. Creare l’atmosfera e un ambiente confortevole: Unknown-1Il rituale di addormentamento può già iniziare con la cena e continuare con attività tranquille per stimolare l’arrivo del sonno. I giochi scatenati, la visione di programmi televisivi, i giochi al computer o sul tablet agiscono come degli stimolanti e allungano i tempi di addormentamento. L’ambiente favorevole al sonno dovrebbe avere inoltre una temperatura attorno ai 18-20°, un basso livello di rumore (abbassate il volume del televisore o della musica in casa) e una luce tenue. Esiste un collegamento fra la riduzione degli stimoli visivi e la produzione di melatonina, l’ormone secreto dall’epifisi che favorisce il sonno.Unknown-2

  3. Un bagno rilassante: Alcuni minuti trascorsi nell’acqua tiepida possono favorire il sonno. Il rituale dell’igiene personale e l’applicazione di creme sul corpo sono normalmente molto apprezzate dai bambini. Se invece il bagnetto lo stimola e lo ri-vitalizza, meglio spostarlo in un altro momento della giornata.

  4. La storia della buonanotte: La vicinanza di mamma e/o papà, un bel libro e la luce tenue dell’abat-jour sono gli ingredienti ideali per prepararsi al sonno. Ai bambini più piccoli normalmente piace guardare un libro illustrato insieme con i genitori; questa attività inoltre potrebbe servire da spunto per inventare e sviluppare nuove storie per iniziativa del genitore, del bambino o di entrambi. Un momento prezioso che il bambino conserverà tra i ricordi più belli della propria infanzia.
  5. Tante coccole con il massaggio: Una pratica in grado di trasmettere vicinanza, sicurezza e serenità è quella di praticare un massaggino leggero con movimenti rotatori della mano, sulla pancia o sulla schiena del bambino. I gesti dolci e il tocco leggero accompagnano il bambino in un sonno molto sereno.Massage of foots

  6. La dolce ninna-nanna rappresenta un’altra possibilità per entrare nella fase del sonno perché per i bambini è molto piacevole addormentarsi cullati dalla voce della mamma o del papá. Le ninne-nanne tradizionali, con le loro parole in rima e strofe ripetitive, rassicurano e rilassano il bambino. Va bene anche una canzoncina, anche se inventata (ma sempre uguale!), che il genitore intona con voce calma a ritmo lento.

Ogni famiglia è unica e può creare il proprio schema di comportamenti per chiudere la giornata. I rituali descritti possono essere anche combinati per creare un percorso che aiuta il bambino e i genitori a vivere la fine della giornata in maniera sicura e tranquilla.

Spero di esservi stata di aiuto. Non esitate a contattarmi nuovamente se avete delle domande.

Dott.ssa Alexandra Viechtbauer

 

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