Con il termine “Disfonia” si indica un disturbo della voce che colpisce individui di ogni età e, dunque, anche i più piccoli.
Le cause sono molteplici e la più frequente deriva dai noduli che si formano sulle corde vocali: sono dei piccoli “calli” che, posizionati sul bordo della corda vocale, le impediscono di vibrare in maniera armonica. Il risultato è una voce rauca, soffiata, gracchiante.
I noduli di solito si formano in seguito ad un cattivo uso o ad un abuso della propria voce, ad esempio gli sforzi continui, le urla, gli improvvisi cambi di tono. L’abbassamento di voce nei bambini avviene perché acquisiscono facilmente abitudini sbagliate su imitazione e per questo motivo il primo modo per evitare la disfonia nel bambino è quello di essere un adulto modello: genitori, insegnanti, parenti dovrebbero fornire un modello vocale corretto.
Nello specifico, le buone abitudini che gli adulti dovrebbero acquisire sono:
Evitare di parlare ad alta voce o urlare
- Insegnare al bambino che, per richiamare l’attenzione, si deve avvicinare e non urlare a distanza
- Dare al bambino tutto il tempo che gli occorre per parlare e non mettergli fretta (questo nuoce alla respirazione)
- Diminuire i rumori ambientali di fondo (radio, televisione, elettrodomestici) quando ci si parla
- Motivare il bambino a nuovi atteggiamenti vocali spiegandogliene i motivi
- Evitare di vestire troppo il bambino e fargli coprire bene la bocca ed il naso quando esce all’aperto e fa freddo
- Evitare ambienti troppo riscaldati, secchi e polverosi.
La fascia di età maggiormente colpita per abbassamento di voce nei bambini e ragazzi, va dai 5 ai 14 anni (ma attenzione perché tra gli 11 e i 14 vi è la muta vocale che spesso causa disturbi temporanei alla voce) e le ricerche statistiche mostrano che se l’intervento è precoce (ovvero il bambino viene rieducato entro un anno dalla comparsa del disturbo) il 35% riporta risultati positivi alla terapia logopedica.
Ricordiamoci che la voce deriva da un insieme di fattori che devono cooperare correttamente e contemporaneamente: la corretta postura del corpo, la corretta respirazione, il corretto passaggio di aria tra le corde vocali, la buona articolazione delle parole, la capacità di ascoltarsi quando si parla. Il bambino naturalmente non ha ancora maturato una chiara idea del proprio schema corporeo e soprattutto di cosa accade quando parla, ha una scarsa capacità di focalizzare e mantenere l’attenzione sulla propria voce, non è in grado di guidarsi e correggersi da solo; per questo motivo è di fondamentale importanza che gli adulti che lo circondano siano un modello vocale il più perfetto possibile, affinché egli acquisisca fin da subito le abitudini corrette durante l’eloquio.
Se l’adulto si accorge che il bambino perde spesso la voce o che questa è spesso rauca, è consigliabile effettuare una visita foniatrica attraverso la quale il medico specialista porrà o meno una diagnosi di disfonia e indicherà quali percorsi sono più indicati: consigli ai genitori, terapia logopedica, terapia farmacologica, l’abbassamento di voce nei bambini non è da sottovalutare.
Il logopedista attuerà una terapia mirata alle esigenze del bambino allo scopo di ripristinare un corretto meccanismo durante l’emissione della voce, attraverso incontri settimanali basati sul gioco; verranno inoltre forniti consigli agli adulti che circondano il bambino affinché nel quotidiano egli abbia un modello vocale corretto da imitare.