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Psicologia Clinica e Forense – Psicoterapia – Logopedia


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Il neonato prematuro: chi è?

bambini pretermine rappresentano circa il 7% di tutti i nati. In Italia ogni anno ne nascono circa 40.000, ma il rischio è in forte aumento.

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Si definisce prematuro un neonato che nasce prima che siano state completate le 37 settimane di gravidanza; infatti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la durata di una gravidanza umana fino al termine completo è di 40 settimane.      .

Quanto pretermine? Le nascite pretermine si possono suddividere in vari sottogruppi: estremamente pretermine (prima della 28^ settimana di gravidanza), molto pretermine (prima della 32^), moderatamente pretermine (tra la 32^ e la 34^) e quasi a termine (tra la 34^ e la 36^).
Inoltre in base al peso alla nascita i neonati possono essere classificati in:

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L’ESPERTO RISPONDE: Come scegliere il miglior biberon per neonati?

Cecilia, 29 anni

Immagine correlataBuongiorno,
sono all’ottavo mese di gravidanza e a breve nascerà la mia bambina. So già, per motivi personali di salute, che non potrò allattarla e vi chiedo alcune indicazioni specifiche sulla scelta del biberon più adatto poiché nei negozi specializzati per l’infanzia ve ne sono tantissimi e tutti diversi. Grazie.

Buongiorno Cecilia,
il suo dubbio sulla scelta del biberon è del tutto lecito poiché oggi il mercato degli ausili di alimentazione si è allargato a dismisura, spesso il genitore sceglie quello più bello esteticamente che, però, spesso, non è quello più funzionale.

È dunque fondamentale saper scegliere in modo adeguato il biberon affinché le abilità di alimentazione del bambino progrediscano correttamente.

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È ormai noto che i biberon di plastica contengono Bisfenolo A, un policarbonato che a contatto con il latte caldo viene rilasciato dalla plastica e interferisce con l’equilibrio ormonale, può danneggiare lo sviluppo cerebrale, gli organi riproduttori e il sistema immunitario; si assicuri di trovare questo simbolo sulla confezione del biberon o scelga preferibilmente biberon di vetro.

Le tettarelle in lattice e caucciù si alterano facilmente con il susseguirsi delle sterilizzazioni e si deformano con l’uso prolungato; è consigliabile dunque scegliere tettarelle in silicone che sono meno deformabili, non assorbono odori e sapori e possono essere sterilizzate a lungo.

Il silicone è consigliato fino alla comparsa dei primi denti e successivamente, poiché può essere facilmente tagliato dalla dentizione e dalla forza del morso, si può passare al lattice o al caucciù che sono più resistenti.

Immagine correlataSarebbe importante ispezionare le tettarelle prima e dopo ogni utilizzo per verificare eventuali usure e cambiarle spesso quando il bambino è in fase di eruzione dei denti.

Un errore che viene commesso spesso è allargare i fori delle tettarelle: questo è un grosso rischio per la salute del nostro bambino perché il liquido scende molto velocemente, il neonato non è in grado di gestire abbondanti quantità di liquido e rischia il soffocamento. Inoltre i fori alterati facilitano lo strappo e l’usura della tettarella.

È importante non lasciare le tettarelle nelle soluzioni sterilizzanti più del tempo consigliato e lavarle comunque prima di ogni utilizzo, oltre a ricordarsi di cambiare la tettarella in base all’età del bambino: 1 solo foro fino ai 4 mesi, 3 fori fino ai 6 mesi, tettarella a stella fino ai 9 mesi, tettarella piatta da mordere fino ai 14 mesi e successivamente passare al bicchiere chiuso con appoggio anatomico per la bocca.

Dunque Cecilia, il mio consiglio è di non farsi condizionare dall’estetica, ma acquistare l’ausilio che più fisiologicamente può stimolare le abilità orali del suo bambino, leggendo sempre con attenzione le indicazioni riferite all’età che trova sulle confezioni.

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esperto

cristina iosa logopedista