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Psicologia Clinica e Forense – Psicoterapia – Logopedia

L’ESPERTO RISPONDE: Attacco di panico?

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attacco di panicoAnna, 40 anni

“Ultimamente mi è successo, in diverse occasioni, di avere un attacco di panico: in quei momenti mi agito, inizio a sudare e a pensare che tutto andrà male, mi blocco e non riesco a fare altro finché non mi passa. Cosa posso fare?”

Cara Anna,

prima di tutto dobbiamo definire meglio che cosa le succede durante questi episodi. Infatti, dalle sensazioni che ha riportato sicuramente sappiamo che ha provato una forte ansia, ma l’attacco di panico ha alcune caratteristiche che lo contraddistinguono. Prima di tutto, esso compare e raggiunge il picco molto rapidamente (alcuni minuti) e dura poco (dai 5 ai 15 minuti circa). L’agitazione può essere accompagnata da tremori, nausea, vertigini, sensazione di asfissia, tachicardia e, spesso, da una grande paura di perdere il controllo o addirittura di morire. L’attacco di panico, in sé, non è una patologia specifica, ma può comparire come sintomo di diversi disagi. In ogni caso, anche dei forti momenti di ansia che non raggiungano l’intensità dell’attacco di panico non sono da sottovalutare, dato che possono interferire con la vita di tutti i giorni.

Sicuramente il primo passo da fare, insieme a un professionista, è acquisire degli strumenti concreti per gestire questi momenti di crisi: essi potranno farla sentire maggiormente in grado di controllare ciò che le succede. Sarà poi importante, però, capire come mai questi sintomi compaiono proprio in questo momento della sua vita. Spesso, infatti, alcuni avvenimenti possono far affiorare delle difficoltà interiori che fino a un certo punto erano state mantenute sotto controllo. Ricreare un nuovo equilibrio è proprio lo scopo del trattamento.

Di seguito troverà alcune indicazioni sulla gestione immediata dell’attacco di panico.

Cosa fare?

1) Prima di tutto, anche se le sensazioni sono bruttissime, ricordiamoci che nessun soggetto relativamente sano e giovane è mai morto per un attacco di panico: in altre parole… non stiamo morendo!

2) L’esordio è immediato ma proprio per questo ricordiamoci che l’attacco dura in genere pochi minuti: come è venuto rapidamente, altrettanto rapidamente passerà

3) Se ne abbiamo la possibilità, sediamoci e respiriamo lentamente e regolarmente

4) Distraiamoci: focalizziamo l’attenzione su dettagli, contiamo (a ritroso da 100 scalando 3 numeri alla volta, compito maggiormente impegnativo), cerchiamo nello spazio intorno a noi oggetti dello stesso colore (in particolare il colore più utile è il blu, esso riesce a stimolare, rilassandola, una parte antica del nostro cervello chiamata amigdala)

5) Se ne abbiamo la possibilità e se ci è stato prescritto dal medico, assumiamo qualche goccia di ansiolitico

6) Possiamo chiedere aiuto, all’occorrenza una parola amica vale più dello stesso ansiolitico!

7) Se la situazione diventasse ingovernabile, non esitiamo e andiamo al Pronto Soccorso più vicino dichiarando subito tutti i nostri sintomi

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psicologa psicoterapeuta alice garavaglia

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