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Psicologia Clinica e Forense – Psicoterapia – Logopedia

L’ESPERTO RISPONDE: Mia figlia morde.. cosa faccio?

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mordereAnnalisa, 28 anni

“Salve, volevo chiedervi se è grave che mia figlia di 2 anni abbia comportamenti un po’ aggressivi. In particolare, mi preoccupa perché all’asilo mi hanno segnalato che spesso tenta di mordere i compagni e, in effetti, ogni tanto cerca di farlo anche con me e mio marito ma forse fino ad ora abbiamo un po’ sottovalutato la situazione. Alcuni amici ci avevano detto, infatti, che può accadere.. Come dovremmo comportarci?”

Buongiorno Annalisa,

le informazioni che abbiamo sono molto poche in questo momento ma cercherò comunque di darle qualche indicazione.
Un primo dato mancante riguarda, per esempio, l’inserimento all’asilo della sua bambina: quando è stato fatto? come ha reagito sua figlia?
Al di là di questi dettagli, ad ogni modo, dobbiamo considerare che molti bambini, già dal primo anno di età, possono iniziare a mordere.
Per un bambino di un anno portare gli oggetti alla bocca, succhiarli, morderli, è un modo per esplorare il mondo che li circonda. Mano a mano che cresce può diventare un gesto con cui attirare l’attenzione o scaricare la tensione.
Hanno quindi ragione i suoi amici a dirle che può accadere, ma bisogna intervenire in alcune situazioni per correggere questo comportamento aggressivo.
Ecco, quindi, alcuni consigli pratici che potrebbero aiutarvi ad affrontare la situazione:

  • Evitare di stare al gioco e non assecondare tali suoi atteggiamenti
  • Distinguere gli oggetti dalle persone. Può, quindi, spiegare alla sua bambina che si possono mordere alcuni giocattoli ma che mordere le persone, piccole o grandi che siano, procura loro del male
  • Esprimere, in modo chiaro e fermo, che è un’azione sbagliata. E’ necessario che il divieto sia ripetuto ogni volta che sua figlia mette in atto comportamenti sbagliati e che siate sempre coerenti nel rimproverarla
  • Non rispondere con atteggiamenti allo stesso modo aggressivi (fisicamente ma anche verbalmente)
  • Se vostra figlia è particolarmente nervosa o agitata contenerla, abbracciandola, parlandole, distraendola se necessario con qualche oggetto e, solo dopo averla calmata, spiegarle per quale motivo non è giusto mordere le persone

Ad ogni modo, qualora gli atteggiamenti aggressivi persistessero o si aggravassero potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per un approfondimento. Spesso i genitori che ci portano i loro figli in studio si preoccupano di come si possano sentire, di un loro eventuale disagio, ma rimangono sempre sorpresi di come in realtà quasi sempre i bambini vogliano tornare. I colloqui con loro, infatti, si svolgono mediante attività di gioco (come il disegno, il gioco con gli animali, l’uso dei libri, il gioco libero, ecc.) che ci permettono di comprendere il loro stato d’animo senza per questo essere percepiti come figure negative o intrusive.

genitori in pratica

Ulteriori suggerimenti pratici su come affrontare i piccoli problemi quotidiani dei vostri bambini potrete trovarli su diversi “manuali”. Eccone uno di esempio della Erickson:

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