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Psicologia Clinica e Forense – Psicoterapia – Logopedia

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L’ESPERTO RISPONDE: Bloccata alla tesi finale: aiuto!

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Sara, 25 anni

“Buongiorno, mi chiamo Sara e ho 25 anni e sto terminando il mio percorso di studi all’Università, facoltà di Scienze Politiche. Sono arrivata alla tesi finale e sono bloccata! Ho iniziato a scriverla, ma continuo a correggere e modificare, non sono soddisfatta, ma nello stesso tempo non ci dedico troppe attenzioni e rimando in continuazione.

laureato-2Ho perso la prima sessione nella quale si sono laureati alcuni dei miei compagni e amici e mi è dispiaciuto molto, ma nel momento in cui cerco di riprenderla faccio pochissimo perdo tempo e mi scoraggio e abbandono. Non so cosa fare, il tempo passa e io non riesco  a procedere. Sto iniziando ad evitare di pensarci perché, quando lo faccio, mi agito e divento ansiosa, ma so ovviamente che questa non è la soluzione. Non capisco cosa mi sta succedendo, cosa posso fare? Grazie!”.

Buongiorno Sara,

i dati a disposizione in questa mail mi permettono solo di proporre delle ipotesi che però le potrebbero essere utili per aprire a nuove riflessioni sulla faccenda. La tesi porta con sé la fine di un percorso di studi e, salvo la scelta di svolgere ulteriori master o dottorati, è proprio l’ultimo passo prima di entrare nel mondo del lavoro. Ogni fase di passaggio nel corso dello sviluppo porta con sé un cambiamento che può generare ansia e far vivere un momento di crisi evolutiva. In ognuna di queste fasi ci troviamo a dover rispondere ad alcuni “compiti di sviluppo” caratteristici di quel momento di vita, a nuove richieste dell’ambiente che richiedono a loro volta competenze differenti. Il termine ultimo del percorso di studi segna un importante passaggio dal mondo della scuola, sia essa università o quant’altro, al mondo del lavoro, dalla tarda adolescenza all’età del giovane adulto. Questo momento simbolicamente significa “perdere” una parte di sé e aprire al mondo del possibile. Può essere faticoso accettare il limite di lasciar andare questa parte che significa anche lasciare il noto per l’ignoto e lasciare quindi un ambiente e una situazione nella quale si sono maturate conoscenze tali da permettere di sentirsi sicuri e competenti.

Concretamente, per comprendere meglio questo momento dal punto di vista emotivo, le proporrei di svolgere un esercizio di immaginazione: si immagini proiettata nel futuro quando avrà realizzato questo obiettivo (la laurea) e provi a concentrarsi sui pensieri e sulle emozioni associate alla situazione. Lo provi a fare immaginandosi concretamente in una situazione reale. Arricchendo la scena di dettagli come se la vedesse proiettata in un film, nel momento in sui sarà “dentro” alla scena, provi a chiedersi a cosa sta pensando e come si sente. Che cosa accadrà dopo? Che cosa cambierà nella sua vita?

Sembra paradossale ma molto spesso sono proprio i cambiamenti la causa della mancata realizzazione degli obiettivi che vogliamo raggiungere, i cambiamenti e i significati che noi attribuiamo ad essi e le emozioni che accendono. Uno psicologo la potrebbe guidare ed aiutare ad analizzare questi aspetti per meglio comprendere il meccanismo sottostante al suo blocco. Spero di averla aiutata a riflettere sulla situazione da un altro punto di vista e le auguro che rispondere alle domande riportate la possa aiutare a superare questo passaggio. A disposizione.

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esperto

silvia

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