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Psicologia Clinica e Forense – Psicoterapia – Logopedia

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L’ ESPERTO RISPONDE: adolescenza e sessualità

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Giuseppina

Salve ,
mio figlio ha 15 anni.
Un paio di anni fa, in alcune occasioni in cui ha dormito con il padre (siamo separati) si è verificato che durante la notte mio figlio toccasse le parti intime del padre. In realtà abbiamo lasciato correre.. Oggi ho scoperto, a distanza di due anni, che succede la stessa cosa quando capita che dorme con un suo amico. Mio figlio è molto timido e introverso e sensibilissimo… con me un po’ parla… Come mi devo comportare? Un consiglio…

Cara Giuseppina,
innanzitutto grazie per averci scritto.
https://i0.wp.com/psicologa.torino.it/wp-content/uploads/2011/02/Adolescente-indeciso.jpg?w=820

Suo figlio si trova in una fase della vita particolare, ovvero l’adolescenza. E’ una fase ricca di cambiamenti, sia intrapsichici che interpersonali: è una fase nella quale il ragazzo incomincia a capire chi è e cosa vuole. Questo avviene anche e soprattutto attraverso la sperimentazione di cose nuove, tra le quali ci sono anche gli aspetti corporei: in questa fase l’adolescente diventa padrone del proprio corpo ed è importante che arrivi a sviluppare una buona sintonia con esso.

In tutti questi cambiamenti compare anche la sessualità, che fino alla fase pre-adolescenziale/adolescenziale non emerge in modo così esplicito (anche se, con modalità diverse, la sessualità si manifesta anche nelle fasi precedenti) ma che, grazie anche allo sviluppo ormonale e cerebrale, trova in questo periodo un momento di “esplosione”. Anche in questo campo, quindi, il ragazzo si trova di fronte a qualcosa di nuovo, sconosciuto, che deve scoprire  e che deve diventare, piano, piano, una parte di sé, integrata con tutti gli altri aspetti.

Per quanto riguarda la sua domanda nello specifico, è difficile dare un significato univoco ai comportamenti manifestati dalle persone e in particolare dai ragazzi nella fase adolescenziale. Ogni comportamento è, infatti, espressione dei propri vissuti e delle dinamiche interne sia presenti sia frutto delle esperienze passate.

I comportamenti che ha descritto, quindi, possono essere, da una parte, tentativi di approccio e sperimentazione di un ambito sconosciuto e complesso quale è la sessualità, rientrando, quindi, in un ambito di “normalità”, d’altra parte, però, possono anche essere indicativi di difficoltà del ragazzo a gestire questa complessa fase di vita. Se nel primo caso il ragazzo sarà in grado di affrontare e superare da solo questi passaggi, nel secondo potrebbe aver bisogno di un aiuto esterno, da parte dei genitori, di qualche altra figura significativa o di un esperto.

A questo proposito dobbiamo dire che l’esplorazione delle parti intime di un genitore è un comportamento particolare e non comune, il quale, quindi richiederebbe un’attenzione in più e un approfondimento per escludere la presenza di problematiche che possono poi diventare più significative. Per questo consigliamo un incontro con un professionista per chiarire meglio la situazione.

Come ha già accennato lei nella mail, sarebbe, inoltre, importante parlare al ragazzo, fornendogli  un ambiente accudente e di ascolto, non per giudicarlo o per reprimerlo ma per capire quali sono i suoi vissuti relativamente alla sessualità e più in generale al momento attuale di vita. Questo risulta importante anche per non far diventare la sessualità un argomento tabù, ma un tema di cui si può parlare apertamente e serenamente condividendo anche dubbi e domande.

In questi casi un colloquio condiviso (genitori e figlio) con  uno specialista può essere utile per permette ad entrambi le parti di esprimere i propri vissuti e per capire la strada migliore da seguire per superare eventuali ostacoli.

Ci rendiamo conto, infine, che come genitori è difficile affrontare alcuni argomenti, come la sessualità, con i propri figli. In questi casi  un incontro con uno specialista può essere utile ai genitori anche per confrontarsi su quali possono essere le modalità migliori per affrontare questo argomento con il proprio figlio.

Quello che consigliamo, quindi, se anche voi lo ritenete opportuno, è quello di fissare un appuntamento e approfondire la situazione con un nostro professionista.

 

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ESPERTO RISPONDE

Autore_Benaglio

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