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Psicologia Clinica e Forense – Psicoterapia – Logopedia

La ricetta della felicità: esiste e funziona?

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Esiste la ricetta della felicità? Che cos’è la felicità?

Una delle domande più diffuse a cui ognuno di noi darebbe una risposta personale: “Non saprei spiegarlo… ma so che quella volta, in quella situazione, ero felice”.

Dunque, la felicità è un’emozione che nasce in noi per motivi differenti, in base alle nostre predisposizioni e a quello che accade intorno a noi.

Psicologi, medici ed antropologi, in cerca di una definizione comune e dare una possibile risposta definitiva per la ricetta della felicità, hanno scelto di analizzare la “qualità della vita”: una condizione sociale ed economica che, se ottimale, permette di sviluppare con discreta facilità le proprie potenzialità umane e condurre una vita relativamente serena e soddisfacente.

Diversi studi, infatti, prima tra tutti la classificazione dei bisogni di Maslow, hanno dimostrato come la soddisfazione personale sia il bisogno più complesso da raggiungere ed anche il più gratificante dal punto di vista della propria realizzazione.

Dunque, una buona qualità di vita consentirebbe alle emozioni come la “felicità” e la “tranquillità” di emergere più spesso...

Non stiamo dimenticando qualcosa?

Ci stiano, infatti, perdendo una parte fondamentale. Dove sono gli altri?

La felicità è reale solo quando condivisa

(Chris McCandless,
protagonista del film
“Into the wild”)

 

Già il secolo scorso, quando fu chiesto a Freud cosa potesse rendere un uomo felice lui rispose semplicemente: lavorare ed amare. Trovare un equilibrio tra la vita professionale e quella privata, amando il proprio lavoro senza vivere per esso era considerata, dunque, una buona ricetta.

Inoltre, ben due Università (University of British Columbia e Harvard) hanno studiato quanto i soldi influenzino la nostra felicità, scoprendo che ciò che conta non è quanto guadagniamo, ma come li spendiamo.
..

I 4 modi per “comprare” la felicità…

Ecco come possiamo creare la ricetta della felicità con le condizioni esterne che favoriscano l’emergere delle emozioni quali allegria, tranquillità, felicità:

  1. Acquistare esperienze   Due ricerche interessanti (San Francisco State University – Ryan Howell, Cornell University – Thomas Gilovich) spiegano che un viaggio, un concerto possono offrire maggiore soddisfazione e felicità perché sono in grado di migliorare le relazioni sociali, vanno a costituire l’identità della persona ed il loro ricordo dura nel tempo. Gli oggetti acquistati, invece, sono eccitanti solo all’inizio, ma poi ci abituiamo ad essi. Secondo Gilovich:

Le esperienze di vita, soddisfano una parte più ampia dei nostri bisogni psicologici.
Spesso le condividiamo con altri, il che ci dà un senso più ampio di connessione, e formano la nostra identità. Se avete scalato l’Himalaya, avrete di sicuro qualcosa da ricordare e di cui parlare per sempre. Anche molto dopo che i vostri gadget siano finiti in discarica”.

Comprare la felicità

  1. Spendere per gli amici e con gli amici   La maggior parte dei ricordi positivi delle persone riguarda situazioni sociali. Uno dei modi migliori per creare momenti piacevoli e bei ricordi, dunque, è stare insieme ai propri cari. Condividere le esperienze permette, infatti, di aumentare l’intensità delle emozioni provate.
  1. Focalizzarsi sul presente   “Stare nel presente” assaporando ciò che succede volta per volta è, secondo i principi della Mindfulness, un’ottima tecnica per vivere con serenità le proprie giornate. Spendere per concedersi momenti di tranquillità permette di ricaricare le energie per poi proseguire verso i nostri obiettivi. Tendere al risultato senza badare al percorso per raggiungerlo potrebbe farci perdere ciò che di positivo ci può succedere mentre procediamo. Per dirla con John Lennon..

sarebbe utile evitare che la vita diventi
quella cosa che ci accade mentre siamo occupati in altri progetti”

  1. Considerare sempre una variabile il cui prezzo è spesso non quantificabile: il tempo
    Raccomanda Elizabeth Dunn (professore associato di psicologia alla University of British Columbia):

Se volete essere felici usate i soldi per comprare meglio il vostro tempo.
Non comprate una macchina più lussuosa
per avere sedili riscaldati durante il vostro viaggio quotidiano di due ore verso il lavoro.
Comprate una casa più vicina al lavoro,
cosicché possiate usare quell’ora di luce in più per giocare nel parco con i vostri figli”

Quello del pendolarismo, in effetti, è un aspetto da non sottovalutare: uno studio del 2004 di Alois Stutzere Bruno Frey, della University of Zurich, ha mostrato che servirebbe un aumento di stipendio del 40% per compensare l’ “infelicità” causata da un’ora di spostamenti pendolari ogni giorno (fonte).


Le condizioni esterne non sono tutto ciò che serve per essere felici e per creare la ricetta della felicità

Questa poesia, scritta da una studentessa di New York, ha fatto in breve tempo il giro del mondo perché permette di provare un’esperienza trasformativa.

LA GIORNATA PIÙ BRUTTA DI SEMPRE

Oggi è stata la giornata più brutta di sempre
E non provare a convincermi che
C’è qualcosa di buono in ogni giorno
Perché, se guardi da vicino,
Il mondo è un posto piuttosto malvagio.
Anche se
Un po’ di gentilezza ogni tanto traspare
La soddisfazione e la felicità non durano
E non è vero che
Sta tutto nella testa e nel cuore
Perché
La vera felicità si ottiene
Solo se la propria condizione è elevata
Non è vero che il bene esiste
Sono sicuro che sei d’accordo che
La realtà
Crea
Il mio atteggiamento
E’ tutto fuori dal mio controllo
E nemmeno tra un milione di anni mi sentirai dire che
Oggi è stata una bella giornata
.

Proviamo ora a leggerla risalendo, a partire dall’ultima riga.

Senza un’apertura a diverse prospettive, senza una predisposizione positiva, difficilmente la ricetta della felicità basterà!

VEDI TUTTE  “LE FIGURE PROFESSINALI” DI CENTRO NEMESIS

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