Ebbene sì! Finalmente sono andata anche io al cinema a vedere l’ultimo capolavoro della Pixar.
Grazie alla consulenza di Paul Ekman, professore di Psicologia all’Università della California e uno dei maggiori studiosi del complesso mondo delle emozioni, “Inside Out” ci porta direttamente nella mente di una bambina, Riley, che sta crescendo e deve fare i conti con emozioni sempre più complesse.
Perché sono state scelte proprio quelle emozioni?
Nella mente di Riley ritroviamo cinque emozioni di base: Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto (per la precisione mancherebbe la sorpresa). Paul Ekman le definisce emozioni primarie in quanto innate e universali, uguali cioè in ogni essere umano.. anche nella tribù che vive isolata dal resto del mondo in Papua Nuova Guinea!
Perché non possiamo vivere di sola Gioia?
C’era già Freud a sostenere che
in tutte le questioni poco importanti prendiamo decisioni con la ragione,
ma in quelle per noi importanti le prendiamo con le emozioni.
Viviamo, tuttavia, in una società che tende ad associare la razionalità all’efficienza e le emozioni alla perdita di controllo.
Ogni emozione, però, è indispensabile in quanto ci permette di far fronte a particolari situazioni.
La paura ci protegge da eventi pericolosi e minacciosi (come potrebbe Riley giocare senza farsi male?), la tristezza ci fa percepire la mancanza di qualcosa o qualcuno, la rabbia generata dalla frustrazione ci può dare la grinta necessaria per raggiungere un obiettivo importante.. e qui vi risparmio lo spoiler..
Ma quanto possono essere complicate queste emozioni?
Ecco allora che ci troviamo a convivere con queste emozioni “negative” che diventano sempre più complesse in relazione al mondo intorno a noi che cambia, all’intensità degli stimoli, alle motivazioni che ci guidano.. e nascono le diverse sfumature!
Le emozioni secondarie, infatti, sono quelle che originano dalla combinazione delle emozioni primarie e si sviluppano con la crescita dell’individuo e con l’interazione sociale.
E voi.. che voto date alla vostra competenza emotiva? Quanto è sviluppato il vostro vocabolario emotivo?
Insomma, considerando che le emozioni sembrano essere fondamentali per l’adattamento all’ambiente fisico e sociale e per la realizzazione di sé nel rapporto con gli altri.. consiglio a tutti i bambini di portare al cinema i loro genitori questo fine settimana per un bel ripasso!
Da parte mia vi assicuro tante risate ma anche momenti di vera commozione!
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